Dicembre 2007 AR

Magazine Azzurro Rosa: Dicembre 2007

25 NOVEMBRE: Giornata Internazionale contro l’abuso

Lo scorso 25 novembre era la Giornata Internazionale dedicata a tutti coloro, e le donne ne sono la stragrande maggioranza, che subiscono maltrattamenti e abusi da parte degli uomini. Nel 2006 (dati pubblicati proprio nei giorni scorsi dall’ISTAT) in Italia ci sono stati un milione e centocinquanta mila casi riferiti a stupri e maltrattamenti fisici, ma di questi solo il 4% stato denunciato. In quasi il 70% dei casi di stupro, l’autore era il partner o una persona comunque conosciuta. Ma è il silenzio la nota più disarmante. Solo il 4% dicevamo denuncia l’autore della violenza e, aggiungiamo noi di Telefono Azzurro Rosa, solo il 10% dei casi è noto ad associazioni come la nostra dove la segnalazione viene spesso raccolta anonimamente e non si riesce a convincere la vittima a dare seguito legale. La paura è la prima motivazione di rifiuto alla denuncia. Paura di ritorsioni future, paura ad affrontare la verità scomoda fino ad ora difesa a scapito della propria dignità, oltre che della propria incolumità fisica.

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Magazine Azzurro Rosa: Novembre 2007

PRIMA I PADRI… ADESSO LE MADRI

Dopo che lo scorso decennio ha visto la consacrazione della crisi di identità del sesso maschile, adesso si stanno gettando le basi per la crisi di identità di quello femminile. Ci vorrà ancora un decennio perchè questa si palesi ovviamente ma le fondamenta ci sono e sembra che siano anche piuttosto robuste.

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Ottobre 2008 AR

Magazine Azzurro Rosa: Ottobre 2007

EDUCARE I FIGLI, UN PROBLEMA SENZA TEMPO

Vorremmo riaffrontare un argomento importante: quello dell’educazione e lo vorremmo fare partendo dai fatti di cronaca che hanno avuto come protagonisti i minori appartenenti alla cosiddetta baby-delinquenza.

La storia si ripete…

A distanza di tre anni, la storia…si ripete.
Credevo che non sarei stata più costretta a scrivere lettere di sfogo come questa, ma non c’è limite al peggio!
Tre anni fa circa subimmo un grosso furto che ci piegò in due: era in atto allora un cantiere per la ristrutturazione della Cascina e, se i tanti cittadini bresciani con la loro sensibilità e generosità non ci avessero aiutati, sicuramente non avremmo potuto portare avanti la ristrutturazione della Casa Azzurro Rosa un punto di riferimento completo per i vari problemi, disagi e violenze subiti da bambini e donne.
Con sacrifici personali, anche economici, noi tutti volontari abbiamo dotato la cascina di vari sistemi di sicurezza (telecamere, antifurti, inferriate, etc) ma ciò non è bastato.
Alcune notti fa, sempre ignoti ladri, sono riusciti ad entrare nella proprietà, approfittando forse anche dei lavori sulla tangenziale, e disattivando tutti i sistemi di sicurezza in atto hanno, questa volta, asportato quattro dei cinque enormi giochi gonfiabili, tre dei quali posti all’interno di una tendo-struttura; utilizzando poi il nostro furgone Fiat Daily (dono di un benefattore), sempre parcheggiato e chiuso a chiave all’interno della proprietà, hanno prelevato alcuni piccoli mobili ed elettrodomestici acquistati per arredare i bilocali già ristrutturati, bibite e cibi vari contenuti nei frigoriferi e, come se non bastasse, hanno bivaccato e smangiucchiato all’interno dello spazio ristoro allestito nel parco giochi.
Come ormai noto a tutta la cittadinanza, il nostro Parco di Morbidò è uno spazio gioco predisposto per far trascorrere ai bambini ed alla loro famiglie momenti di serenità e divertimento.
Questo spazio è per noi un grande traguardo: costituisce un punto di riferimento sicuro e confortevole per tutti quei bambini che non possono permettersi di andare in vacanza, un luogo dotato di vari confort dove spesso vengono accompagnati i Grest estivi, oltre ad essere il luogo dove i bambini, che devono essere sentiti all’interno delle sale per le audizioni protette per gli abusi subiti, spesso di natura sessuale, possono drenare il loro disagio e calmare le loro emozioni nell’attesa di tale incontro.
Non da ultimo, il parco è dotato di un’efficace e sempre presente organizzazione per celebrare i compleanni, sia per quei bambini che non hanno mezzi per festeggiare altrove, sia per quelli più fortunati.
Mi scuso per essermi prolungata nella spiegazione, ma credo che da questa si possa intuire il danno materiale e, soprattutto, morale che il furto ha creato a noi, convinta come sono che i buontemponi non si siano neanche resi conto verso chi era rivolto il loro deprecabile gesto.
Ci rivolgiamo pertanto ancora una volta ai cittadini bresciani che tanto ci hanno apprezzato in questi venti anni di attività per consentirci di pagare le ingenti spese che abbiamo sostenuto per poter rimettere subito in moto gli spazi gioco (ammontanti a circa € 25.000), perchè non sarà il gesto sconsiderato di alcuni individui a fermare la nostra avanzata per terminare il progetto della Casa Azzurro Rosa, a dispetto dell’indifferenza e dell’insensibilità altrui.
Questo sfogo vuole essere anche un appello ad accompagnare i bambini presso di noi, per far divertire loro e per contribuire, seppur in minima parte, alla nostra causa.
Per questo invitiamo tutti i bambini che sono rimasti in città a venire a vedere il nuovo spazio gioco, garantendo che saranno tutti nostri graditi ospiti.
NON CI PIEGHERANNO!

La Presidente del Telefono Azzurro rosa Ivana Giannetti

Magazine Azzurro Rosa: Marzo e Maggio 2007

INDICATORI

Parlare di indicatori, in relazione all’abuso all’infanzia, è un argomento che permette di tracciare alcuni punti di riferimento con l’intento di realizzare una lettura più completa nel caso si realizzi un evento traumatico per un minore.

CONSIDERAZIONI… SEMISERIE SULLA FAMIGLIA

Le famiglie delle favole sono un mezzo disastro: bambini abbandonati in mezzo al bosco,povere bambine mandate in pasto ai lupi. Ricercare e trovare famiglie ideali da prendere a modello, è sempre stata un’impresa quasi impossibile. Anche nella nostra epoca, tutte le famiglie immaginarie, che sono i nostri punti di riferimento, hanno qualcosa di molto strano.

INIZIO D’ANNO PREOCCUPANTE

a cura del gruppo di studio del telefono Azzurro Rosa
Come spesso purtroppo accade negli ultimi anni dobbiamo prendere atto di come queste prime settimane del nuovo anno siano ricche di episodi di violenza ultimo dei quali ha determinato la morte del giovane ispettore di polizia di Catania. Molti i giovani coinvolti, anzi quasi solo giovani, che riempiono le pagine dei quotidiani e diventano protagonisti degli argomenti di approfondimento dei salotti televisivi. Ma non crediamo loro malgrado. Orami sono anni che parliamo di prevenzione, di disagio sociale, di mancanza di punti di riferimento. Lo facciamo anche noi dalle pagine della nostra associazione che da circa vent’anni cerca di prevenire episodi di violenza a carico dell’infanzia e delle donne. E che cerca in tutti i modi di parlare anche e soprattutto da queste pagine di problematiche che nascono all’interno della famiglia. Dobbiamo però fare uno sforzo in avanti, prendere il coraggio di ammettere educatori, psicologi, genitori che il problema esiste, che non è demandabile a qualcun altro, sia nei termini della sua interpretazione nè tanto meno nella sua risoluzione.

Statistiche 2006

Ecco in sintesi alcune statistiche elaborate su 616 segnalazioni ricevute dall’intero territorio nazionale.

MODALITÀ DI RICEVIMENTO SEGNALAZIONE:
Telefono: 83,6%
Fax: 0,10%
E-mail: 11,9%
Contatto in sede: 4,4%

SESSO DEL SEGNALATO
:
Maschio: 26,8%
Femmina: 73,2%

TIPOLOGIA DELLA CHIAMATA
:
Problemi di coppia: 14,3%
Violenza su minori: 10,4%
Violenza sessuale su minore: 11,9%
Violenza su donna: 11,8%
Violenza sessuale su donna: 13,7%
Violenza psicologica: 3,7%
Consigli legali: 20,2%
Sfogo: 15,5%
Altro: 20,7%

CHI COMMETTE L’ATTO DI VIOLENZA SULLA DONNA
:
Compagno o ex compagno: 53%
Datore di lavoro o collega: 33%
Incontri occasionali: 14%

CHI COMMETTE L’ATTO DI VIOLENZA SUL MINORE
:
Genitore o affine: 69,4%
Educatore Insegnante: 26,2%
Incontri occasionali: 4,4%

PROVENIENZA DELLA SEGNALAZIONE
:
Brescia: 14,9%
Provincia Brescia: 15,5%
Nord Italia: 27,1%
Centro Italia: 15,6%
Sud Italia: 23,4%
Isole Italia: 3,5%

ETÀ DEL SEGNALATO
:
0 – 8 anni: 17,2%
9 – 14 anni: 14,4%
15 – 18 anni: 14%
19 – 30 anni: 15,9%
31 – 50 anni: 30,9%
51 – 70 anni: 6,7%
più di 70 anni: 0,9%

Sportello per l’Aiuto Psicologico-Legale

…ANCHE TU DICI DI ESSERE CADUTA DALLE SCALE?
SE NON RIESCI A TROVARE LA FORZA DI ANDARE OLTRE LE SOLITE SCUSE… CHIAMACI!

Con questo slogan il Telefono Azzurro Rosa -onlus che da anni si occupa di violenza ai bambini e alle donne, in collaborazione con l’associazione Il Filo d’erba -onlus e grazie al cofinanziamento della Regione Lombardia, attiverà presso la propia sede lo

LO SPORTELLO PER L’AIUTO PSICOLOGICO-LEGALE

a disposizione delle donne maltrattate di Brescia e Provincia.

Dall’8 Maggio 2006 infatti, avvocati e psicologi saranno a disposizione presso la sede del Telefono Azzurro Rosa di Brescia, Via San Zeno n.174 (a fianco del Palabrescia), ogni LUNEDI’ dalle 16,30 alle 19,30.
Le donne interessate potranno telefonare per prendere appuntamento al numero dell’Associazione Telefono Azzurro Rosa: 030 3530301
Mercoledì dalle 18,00 alle 21,00
Giovedì dalle 9,00 alle 12,00.

…TI AIUTEREMO… INSIEME POSSIAMO RICOMINCIARE!

Statistiche 2005

Momento dei bilanci per l’attività del Telefono Azzurro Rosa. In base ai risultati raccolti dal nostro centro di ricerca e di documentazione è possibile tentare di tracciare un quadro il più preciso possibile di come si è sviluppato il nostro lavoro in questo ultimo anno.
Cominciamo col dire che le telefonate pervenute ai nostri centralini hanno mantenuto un livello costante di circa mille unità. Con un minino di 600 del mese di agosto, fino alle 1100 circa del mese di dicembre.
A chiamarci sono statisticamente (come abbiamo sempre registrato) più le donne che gli uomini. Sono loro che, con una percentuale quasi tripla rispetto a quella degli uomini, si rivolgono prevalentemente ai nostri operatori.
È un dato, questo delle donne, che non cambia. La percentuale degli uomini è indubbiamente cresciuta negli ultimi quattro anni, ma è ancora poca cosa rispetto ”alla fiducia che ci dimostrano le donne”.
Le motivazioni sono sempre le stesse. Possiamo affermare che gli uomini hanno una maggiore difficoltà a parlare dei problemi di coppia o più in generale affrontare discorsi che possano riguardare i sentimenti. Realtà che invece meglio si esprime nelle donne. Se poi nel 2001 le segnalazioni arrivavano prevalentemente dalla città e poi dalla provincia, lasciando al resto del territorio nazionale un ruolo marginale, possiamo dire che ora, nel 2004, la situazione è molto cambiata. La città è passata ad una percentuale delle segnalazioni che si aggira intorno al 30%; la provincia è poco superiore aI 20%, mentre il resto del territorio nazionale si guadagna oltre il 40%. Questo anche perchè nuovi mezzi ci permettono di essere raggiungibili quali la posta elettronica, il numero verde, ma anche il crescente riscontro di diciassette anni di lavoro. Segno dunque che la nostra attività comincia ad essere apprezzata non solo nel nostro territorio di residenza. Se poi nel 2001 Il nostro lavoro riguardava principalmente i problemi della coppia, nel 2004 le richieste di aiuto hanno riguardato soprattutto le violenze psicologiche e le necessità legate a problemi di natura legale, in particolare inerenti l’affidamento dei figli; seguono le violenze sulle donne, sui minori e i problemi legati alla coppia. Da non sottovalutare sono poi le chiamate che noi abbiamo classificato ”di sfogo”. Chiamate che rivelano la necessità per chi ci telefona di trovare un interlocutore a tutte quelle piccole violenze quotidiane, a quei soprusi e a quelle prepotenze che altrove non sarebbero ascoltate.

Questo è dunque il risultato del nostro lavoro. Impegno, tenacia, responsabilità e professionalità sono i nostri segni distintivi.
E le cifre lo confermano.